PROGETTO FUORI...GIOCO!
CASA CIRCONDARIALE DI TARANTO
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Il progetto rieducativo “Fuori…gioco!”, nell'ottica applicativa dell'art. 27 della Costituzione, si pone come obiettivo quello di trasmettere ai detenuti i valori tipici dello sport come il rispetto delle regole e dell’avversario, nonché di incrementare i momenti di socialità tra loro.
Il progetto, rivolto a coloro che stanno scontando la pena all’interno della Casa Circondariale di Taranto, prevede lo svolgimento di incontri periodici con docenti esperti in materia di legge, diritto sportivo, medicina e psicologia applicata allo sport, al fine di diffondere un’educazione alla legalità attraverso il linguaggio universale dello sport.
L’intervento formativo mira a promuovere il “gioco” inteso come competizione leale, corretta e rispettosa (fair-play) nei confronti di sé stessi e degli avversari.
L’obiettivo del reinserimento del detenuto può essere agevolato se lo stesso capisce di essere circondato, anche durante i tempi di svago, da persone qualificate che lo invitano a misurarsi con “colleghi” che abbiano la sua stessa probabilità di successo, una volta scontata la pena.
Il messaggio che si vuole trasmettere ai detenuti è quello del rispetto delle regole e del prossimo, attraverso i valori che lo sport di squadra insegna nonché quello di far emergere l’importanza di praticare sport.
L’iniziativa rappresenta una sintesi tra due tensioni a cui occorre essere sempre molto attenti: lo sguardo agli ultimi e la promozione dello sport come fattore educativo per i giovani ma anche per i meno giovani.
L'evento finale, unico in Italia, prevede un quadrangolare di calcio che si gioca allo Stadio Iacovone di Taranto tra la rappresentativa dei MAGISTRATI, degli AVVOCATI, degli AGENTI DI POLIZIA PENITENZIARIA e dei DETENUTI.
Questo progetto è ideato e coordinato dall'avv. Giulio Destratis, Presidente dell'Associazione Fuorigioco. Non si sarebbe, però, mai potuto realizzare senza l'impegno e la volontà di chi lavora quotidianamente nella realtà carceraria.
Sentiti e doverosi sono i ringraziamenti alla Direttrice della Casa Circondariale di Taranto Dott.ssa Stefania Baldassari che ha adottato con convinzione il progetto, a tutti i dipendenti dell'Amministrazione Penitenziaria, a tutti i responsabili dell'Area Trattamentale, al Comandante della Polizia Penitenziaria dott. Gianluca Lamarca, a tutti gli agenti di Polizia Penitenziaria ed alla Magistratura di Sorveglianza.
Un ringraziamento particolare va ai Magistrati dott. Martino Rosati e dott. Maurizio Carbone ed alla dott.ssa Loredana Mastrorilli insieme ai quali 5 anni fa abbiamo iniziato questo percorso.
Grazie a tutti i docenti e relatori che in questi anni hanno dedicato parte del proprio tempo al progetto, con la certezza che questa esperienza abbia arricchito anche loro: Vito Tisci, Paolo Vinci, Gianfranco Di Leo, Christian Greco, Francesco Settembrini, Marco Cordella, Mimmo Mazza, Francesco Nevoli, Giuliano Foschini, Guido Petrocelli, Carlo Raffo, Gianluca Mongelli, Domenico Ranieri, Angelo Cellamare, Michele Lonoce, Mimmo Lardiello, Manolo Gennari, Eugenio D'Amato, Filippo Pavone, Sergio Mezzina, Fabio DeCarne, Massimo Negro, Alessio De Vincentis.
Grazie ai sostenitori del Progetto Fuorigioco che contribuiscono con entusiasmo e passione all'organizzazione del Torneo di calcio allo Stadio Iacovone: Alessandro Epifani della Fondazione Orosei per il Sociale, Domenico Castria della CastriaVini, l'Avv. Vincenzo Di Maggio e l'Ordine degli Avvocati di Taranto, Mimmo Piepoli, Cosimo Resta, Kapitan Mino Coccioli, Gabriele Ciccarese Foto, Manuel Gennari, i ragazzi della Juice Sport, Gianni Sebastio Voce Sportiva di Taranto, Fabio Prosperi, Giuseppe Genchi, Francesco Cosa, Danilo Coppola, Padre Francesco Mitidieri e l'Associazione Noi&Voi, il Comune di Taranto, il CSV di Taranto, Giovanni Caniglia e la Croce Rossa di Taranto, il CONI.
Ed, infine, grazie a Gianni Rivera, Nicola Legrottaglie, Antonio Cabrini, Claudio Gentile, Franco Selvaggi e Checco Moriero campioni nel calcio e nella vita che sono stati i Testimonial del progetto in questi anni, condividendone propositi e finalità.
RINGRAZIAMENTI:
